Il nostro Istituto recupera e approfondisce, attraverso il modello delle polarità semantiche di Valeria Ugazio, questa idea di persona fornendo un’interpretazione sistemica della soggettività che attribuisce centralità alla pragmatica, ma anche alla semantica e alle emozioni che ne sono alla base.

Come alcuni cognitivisti, tra cui Kelly e Guidano, Valeria Ugazio pone alla base del modello delle polarità semantiche familiari i processi di costruzione del significato. Tuttavia, a differenza di questi autori cognitivo-costruttivisti, il significato non viene visto come una costruzione individuale, idiosincratica a ciascun individuo. Al contrario, è considerato un’impresa congiunta a cui partecipano tutti i membri della famiglia così come di ogni altro gruppo con storia. La sua essenza è nello scambio conversazionale piuttosto che nelle menti individuali. Mentre costruiscono il significato, gli individui definiscono le loro posizione e la loro soggettività assieme agli altri partner conversazionali.


Secondo il modello delle polarità semantiche familiari, la conversazione nella famiglia, così come in ogni altro gruppo con storia, è organizzata attraverso polarità di significati opposti come ad esempio generoso-egoista, forte-debole, mentalmente aperto-di mentalità ristretta. Grazie alla struttura polare del significato, presente in tutti i linguaggi, nessuno può posizionare se stesso come generoso, forte, mentalmente aperto, o in qualsiasi altro modo, se non c’è almeno un altro individuo nel suo contesto relazionale che occupi l’opposta posizione di egoista, debole, di mentalità ristretta. Conseguentemente l’identità e il suo mantenimento dipende da chi occupa nello stesso contesto posizioni opposte e complementari.